lunedì 3 marzo 2008

Il Partito dei Disabili

Come saprete è nato il partito dei disabili, questo è sicuramente sinonimo del malessere che sta attraversano il Paese dove nessuno si sente più tutelato, però devo essere sincero l'idea non mi è piaciuta e spiego il perchè.
Ritengo che il fatto di creare ad hoc un partito con lo scopo di rappresentare questo o quel gruppo, vittima di qualche discriminazioni o di intdifferenza verso le proprie esigenze/diritti, sia molto riduttivo per gli stessi.
Perchè il disabile deve avere un partito a se? Le ideologie politiche non possono fondarsi su aspetti specifici ma devono abbracciare una filosofia una visone globale del paese.
I disabili devono essere al governo in parlamento al senato come qualsiasi altra persona pensante.
Estremizzando il concetto a questo punto bisognerebbe costituireil partito del parkinson, il partito delle malattie rare, il partito per le dipendenze, il partito degli omosessuali, ecc.
Ripeto per me a fare valere i propri diritti bisogna andarci ma stando all'interno delle forze politiche non auto emarginandosi.
E i disabili che diventeranno ministri, deputati o senatori dovranno farsi portavoce per incidere sui diritti promessi e mai dati. Avvalendosisi della collaborazione di Associazioni e movimenti in genere, che hanno il termometro della situazione e quindi, gli elementi per offrire spunti di contestazione e di confronto al fine di trovare vere soluzioni ai problemi che le necessitano per offrire una vita più vivibile.
Spero di essere stato comprensibile.
Cordialità.
Luigi Azzalin

4 commenti:

FLA ha detto...

Per le mie idee politiche gia se togliessero la tre quarti dei partiti gia ne rimarrebbero troppi!
lasciando perdere questo, condivido con Luigi.
Fondare un partito per i disabili, sta come a dire "siamo diversi", e la cosa non ha senso.
Non bisogna creare due mondi, ma creare le condizioni per cui, il disabile,il disagiato, si integri nel mondo come il "normodotato".
Essere disabile non vuol dire avere idee politiche da disabile, giustamente siamo esseri pensanti come gli altri con il diritto di esprimere il propio voto.
Abbiamo diritti e doveri come qualsiasi altra persona; il diritto di avere le agevolazioni necessarie a condurre una vita normale, e il dovere di utilizzare le nostre capacità per il bene di tutti.
Se si dovesse fondare un partito per ogni caratteristica allora,ci vorrebbe il partito dei pelati, di chi porta gli occhiali, dei grassi e dei magri!
E' necessaria integrazione!
Fla

Anonimo ha detto...

Sicuramente l'idea di un partito dei disabili non è nata da un disabile! In effetti la trovo un'idea un po' stupida... Lo scopo è chiaro: il sistema elettorale è tale che basta avere un minimo di consenso elettorale, anche bassissimo, che ti pigli un sacco di soldi di finanziamento... quindi semplicemente l'idea dell'handicap, e magari quei pochi handiccapati che ci si iscriveranno sono solo sfruttati per fare soldi. Non siamo una minoranza maltrattata... per fortuna in Italia c'è ancora un buono stato sociale. Coloro che non sanno cos'è un handicap non cambiano modo di pensare se c'è un partito dei disabili... che anzi tende a ghettizzarci secondo me, fa pensare che i nostri diritti valgano solo per noi, che siamo in un angolo da soli... e non è così. Senza contare che più che formare un partito, molto semplicemente se esistono partiti che non hanno nel proprio DNA la ricerca di un aiuto sociale e architettonico per chi ha probblemi, e una valorizzazione delle diverse abilità... beh non vanno assolutamente votati da nessuno. E poi dai... un partito è ad ampio respiro di idee ed ideali e progetti... se ci si sofferma su un punto solo non si è credibili per governare ... un partito dovrà lavorare su molti campi e quindi non può essere monotematico. E ora basta che sto diventando molto noioso.

Diego Messana

Anonimo ha detto...

di Redazione (redazione@vita.it)
Condivido ciò che dice Diego e cerco di fare un piccolo approfondimento partendo dall'articolo di presentazione che è uscito su "VITA" e del quale non condivido le affermazioni fatte dai fondatori.
Ecco l'articolo.

04/03/2008
Lo hanno fondato Angelo Santoro e Urbano Stenta
È nato un nuvo partito, che si presenterà alle elezioni politiche del 13/14 apirle. Si chiama Movimento Politico Disabili, ha un logo azzurro e giallo, il suo presidente è Angelo Santoro, e il suo segretario Urbano Stenta. Ne dà notizia il sito Superabile. L

L'idea del MPD nasce nell'ambito dei lavori di redazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, laddove Stenta ricopriva il ruolo di rappresentante del governo italiano nel Comitato centrale. "Fino ad allora ho pensato che fosse opportuno che i disabili si impegnassero in vari partiti, portando le proprie potenzialità all'interno di essi: ora però mi sono reso conto che i disabili hanno dei propri ideali e una propria visione di vita e devono poterla esprimere, cosa che non avviene nei partiti tradizionali che trascurano i temi della disabilità".

Info: www.superabile.it

Ma no...! Cosa significa che i disabili hanno una loro ideologia? Tutte le persone pensanti hanno un'ideologia. O no?
Delle due l'una, o qui lavoriamo per l'integrazione per ottenere i dovuti diritti o ci isoliamo e portiamo avanti un'utopia.
Mi spiego, l'ideologia non può essere ad och per una fascia sociale, l'ideologia deve prendere tutte le fascie sociali del paese. Se vogliamo che non ci sia discriminazione e che tutti possano accedere a cariche rilevanti, non può un settore della nostra società distaccarsi e sviluppare teorie proprie prettamente legate al proprio stato/condizione. Se vogliamo sottolineare che il disabile a parte l'handicap fisico e una persona con gli stessi diritti e doveri degli altri, non possiamo ghettizzarlo in un partito che fa le proprie rimostranze. Dobbiamo piuttosto fare in modo che l'educazione civica porti tutti a fare le rimostranze di verso le bariere architettoniche, le pensioni da fame che danno ai disabili il mancato sostegno alle famiglie e così via. Tutto ciò non lo si può fare se ci auto isoliamo in un partitello che alla fine darà..................
Luigi Azzalin

FLA ha detto...

condivido con Luigi! e mi complimeento con mis furdizia che si è accorto che anche i disabili hanno una loro ideologia politica!

Ma va! aNCHE I DISABILI RESPIRANO, LO SAPEVATE)